Chi è dokk

Dokk è uno che ha sempre voluto viaggiare.

Il primo viaggio, un’estate di una quindicina di anni fa, prende un treno per andare a Praga, con una sosta prevista di pochi giorni a Vienna e in altre città austriache. Dopo Innsbruck, Linz, Salisburgo, nella capitale asburgica conosce un ragazzo franco-tunisino, che lo ospita a casa sua, dove vive con sua moglie, biondissima austriaca. La libertà del viaggio con l’Interrail, in solitaria, si presenta al volo, il viaggio cambia forma: da pochi, i giorni diventano una decina, gironzolando col suo ospite, andando nelle campagne viennesi a cavallo del loro stupendo animale, bevendo birra e mangiando gelati, scoprendo l’aristocratica capitale austriaca.

E poi Praga, meravigliosa, col suo famoso campanile, in cui scopre un piatto tipico boemo, carne con panna e frutti di bosco. Ma purtroppo i giorni di ferie finiscono in fretta, ed il treno del ritorno è pronto alla partnza.

L’anno successivo, sempre in Interrail, va in Spagna, per due settimane, alla scoperta di Barcellona, della casa-museo di Dalì a Figueras, dell’Alambra, di Valencia ed Alicante, e della torrida Murcia. Sfruttando lo stesso biglietto fa una breve spedizione a Berlino, per la Love Parade, in cui verso la Porta di Brandeburgo si riversano centianaia di migliaia di persone a ballare al ritmo di tecno-music; e poi ad Amsterdam, un fugace week-end a passeggiare tra i canali e lasciarsi stupire dagli antichi palazzi storti.

Dopo quelle prime esperienze la voglia di vedere posti nuovi, diversi è aumentata. Sempre.

Alloraè stata la volta della Svizzera, poi di nuovo in Austria e Germania a vedere il castello di Neuschwanstein, quello della Disney, e la foresta nera e Titisee col suo lago e Friburgo, antica città universitaria. E ancora: la Polonia, con la sua bellissima Krakow e la Croazia, al mare e a visitare le architetture di Zagabria.

Poi è arrivata l’epoca dei voli low cost, e quindi mete come Birmingham ed Amsterdam (di nuovo) sono divenute di facile accesso, ma la mente volava sempre più lontano.

Nel 2009 un aereo lo porta a Sofia, Bulgaria, da dove prende un treno notturno per Istanbul. Si, la Turchia: finalmente si esce dall’Europa, zaino in spalla. Due tra le settimane più affascinanti della sua vita, passate a perdersi tra le strade ed il bazar di Istanbul, a visitare le rovine di Efeso e di Selchuk  e gli scenari surreali della Cappadocia e poi visitare, fuori programma, lo sperduto paesino di Sirince, arroccato sulle montagne. Ma non bastava. Il cruccio era di avere la possibilità di andare oltre le classiche 2 settimane di ferie.

Così è arrivato il momento del viaggio del 2010, iniziato con un volo da Milano a Praga e finito con uno dal Cairo a Bari, dopo sette mesi.

Uno che ama viaggiare. Questo è Dokk.

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