Betania al di la del Giordano

gennaio 25th, 2013 | Posted by dokk in Giordania - (0 Comments)

Dopo aver consegnato l’auto presa a noleggio ad Amman, decido di andare a Betania. Non trovo mezzi pubblici che ci arrivino per cui faccio l’ultimo tratto di strada a piedi, dopo aver fatto autostop. Nei dintorni sono sparsi accampamenti beduini.

Accampamento beduino

Accampamento beduino

Camminando mi imbatto in una signora che torna al suo accampamento:

Beduina su asino

Beduina su asino

Mi vede, nota che la sto fotografando e mi si avvicina; per chiedere una “mancia” per il disturbo, ovviamente. Sul suo viso potete notare i tipici tatuaggi beduini.

Beduina con tatuaggi

Beduina con tatuaggi

Dopo qualche chilometro arrivo a destinazione: il centro visite è ben organizzato e sebbene non sia un periodo di punta ci sono molti turisti.

Mosaico al centro visite di Betania

Mosaico al centro visite di Betania

Sono in uno dei luoghi più sacri del Cristianesimo, Betania oltre il Giordano, nell’antichità chiamata Bethabara: secondo i vangeli qui Gesù fu battezzato da Giovanni il Battista.

Il sito del battesimo di Gesù

Il sito del battesimo di Gesù

 

Il fiume Giordano

Il fiume Giordano

C’è una curiosità riguardo a questa località mistica: secondo le sacre scritture esisteva un’altro posto con lo stesso nome, che era poco più di un villaggio nei pressi di Gerusalemme, dove abitava Lazzaro, che Gesù resuscitò.

E un’ultima nota di colore: gli israeliani ritengono che Gesù fu battezzato sulla sponda opposta, cioè… nell’attuale territorio israeliano (il fiume Giordano è il confine tra Israele e Giordania). Sullo sfondo della prossima foto potete notare le bandiere con la stella di Davide:

dokk sul Giordano

dokk sul Giordano

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Al risveglio nel deserto (qui la precedente puntata), intorno alle 7, quando l’aria è ancora abbastanza fredda, mi metto all’opera per ripulire il mini accampamento, sistemo griglia, sacchetto di carboni, acqua e quant’altro nel bagagliaio e mi accorgo che… ho una ruota a terra.
Si, completamente sgonfia.

Non mi perdo d’animo: svuoto nuovamente il bagagliaio e prendo la ruota di scorta. Torno al bagagliaio per prendere il crick, ma non c’è. Sono senza crick.

A quel punto capisco che mi resta da fare solo una cosa: andare a piedi fino al paese e chiedere aiuto. L’acqua non mi manca (ne ho una ventina di litri) e non fa nemmeno troppo caldo; 25 km si fanno in 4 o 5 ore, penso, e basta andare a sud orientandosi con il sole appena sorto. Sistemo tutto nel bagagliaio, per la seconda volta, tranne 4 bottiglie d’acqua ed il mio zaino quando, all’orizzonte, scorgo una nuvoletta di polvere. Si avvicina. È un veicolo bianco, corre su un tracciato parallelo. Inizio a gridare e saltare agitando le braccia, muovendo il mio zaino colorato. La nuvoletta è sempre più vicina, é un pick-up! L’autista si accorge di me, cambia direzione tagliando in diagonale e mi si ferma davanti.

Dall’auto scendono un signore anziano, vestito con la tunica bianca e il keffieh, ed un ragazzo, forse il figlio o il nipote. Non conoscono una parola in inglese, ma gli mostro la ruota sgonfia e a gesti gli faccio capire che non ho il crick.

Subito il ragazzo prende il loro ed entrambi mi danno una mano a cambiare il pneumatico, che è praticamente tagliato. Li ringrazio, offro loro del succo di frutta e gli chiedo (diciamo così) quanto disti Qasr Burqa. L’anziano mi fa cenno di seguirli, mi ci portano loro, fantastico!

Dopo 5, al massimo 10 km, scorgo le nere macerie del fortino. Mancava davvero poco la sera precedente.

Qasr Burqa, Giordania

Qasr Burqa, Giordania

Fu costruito nel 3° secolo dai romani (sempre loro, sembra abbiano costruito dappertutto) allo scopo di proteggere una diga. Già, una diga nel bel mezzo del deserto, per abbeverare le carovane che transitavano tra la Siria e l’Arabia. Un’oasi artificale.

oasi Qasr Burqa

oasi Qasr Burqa

Successivamente divenne un monastero, durante il periodo bizantino. Quello che ne rimane sono appunto parti delle mura e blocchi di basalto. Ed un laghetto, sempre più piccolo, ricordo di antiche soste di cammelli, cavalli e uomini.

Ed ecco a voi i miei salvatori:

Il mio salvatore a Qasr Burqa

Il mio salvatore a Qasr Burqa

 

ragazzo arabo a Qasr Burqa

ragazzo arabo a Qasr Burqa

Nelle guide e suggerimenti che si trovano in giro, anche online, si consiglia di essere auto-sufficienti e pronti ad ogni situazione. Ma anche di andarci con qualcuno del posto e con una 4×4…
Eccola, la mia fuoristrada!

Hyunday

Hyunday

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