Ani

settembre 9th, 2010 | Posted by dokk in Turchia - (0 Comments)

Dopo aver attraversato uno dei confini piu’ remoti sino ad ora, quello di Posof, ritorno in Turchia, destinazione Kars. Lo scopo principale e’ la visita ad Ani.

<<città medievale in rovina situata nella provincia turca di Kars, vicino al confine con l’Armenia. Nel medioevo fu la capitale del regno armeno, che comprendeva la maggior parte dell’attuale Armenia e della Turchia orientale.

La città è collocata tra le gole del fiume Akhurian ed est e la Tzaghkotzadzor valley ad ovest. Il fiume Akhurian è un affluente del fiume Aras e forma parte del confine tra la Turchia e l’Armenia.

Chiamata la “Città delle 101 chiese”, la città era al crocevia di diverse strade commerciali e i suoi edifici religiosi, palazzi e fortificazioni erano tra i più avanzati, sia a livello tecnico che artistico, del mondo.

Nel suo periodo di massimo sviluppo, all’interno delle mura di Ani vivevano tra i 100.000 ed i 200.000 abitanti e la città, nota il tutta la regione per lo splendore e la ricchezza, fu rivale di Costantinopoli, Il Cairo e Baghdad; successivamente fu, però, abbandonata e dimenticata per secoli.>>

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Signori, una meraviglia di posto.

Quella che vedete e’ una chiesa colpita da un fulmine e crollata per l’esatta meta’:

Un’altra chiesa appena sopra la riva del fiume:

Il ponte diroccato. Una volta Ani era alla fine della via della seta:

Un’altra chiesa:

Le rovine del castello:

Bambini che mi salutano con “hello” e poi si vergognano:

E’ uno dei posti piu’ belli che abbia mai visitato, per le rovine, per la localita’, il panorama, la Storia che emana. Emozionante, letteralmente. Questa foto non rende giustizia:

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Trabzon

agosto 11th, 2010 | Posted by dokk in Turchia - (4 Comments)
Trebisonda e’ una grande citta’  portuale, indaffarata, trafficata,  umida. Ma a 50 km si trova Hamsikoy, villaggio di montagna dove ho mangiato il sutlac, un budino di riso e latte delizioso, doppia porzione ovviamente.

E poi c’e’ il monastero di Sumela, di cui non sapevo nulla.

<<La tradizione lo vuole fondato nel 386 sotto il regno di Teoosio I da due eremiti Barnabas e Sophronius che scoprirono nelle grotte della montagna una icona della Vergine Maria e decisero di costruirvi un monastero a lei dedicato. Il nome Sumela sarebbe derivato da melas che indica in greco scuro o nero, che potrebbe riferirsi al colore della rube, per altri invece sarebbe da far risalire all’immagine della Vergine venerata nella grotta che avrebbe potuto essere di carnagione scura o nera>>

Wikipedia

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